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ARTICOLO TRATTO  DA "IL CITTADINO" DEL 23/02/2011 - Gallinari sacrificato sull’altare di “Melo”
 

Pallacanestro - Nban Ma il mercato che si chiude domani potrebbe portarlo anche ai Los Angeles Clippers o ai New Jersey Nets
Gallinari sacrificato sull’altare di “Melo”
New York “firma” Anthony e il lodigiano va ai Denver Nuggets
 

 

new york Come Agamennone, per consentire di vincere le tempeste inflitte dalla dea Artemide alle navi dei Danai e permettere loro di partire alla volta di Troia, ha dovuto acconsentire al brutale sacrificio della figlia Ifigenia, in tal modo i New York Knicks hanno immolato Danilo Gallinari sull'altare di Carmelo Anthony. Con la speranza di aver compiuto un passo decisivo per candidarsi tra le pretendenti al titolo Nba. Ad oggi la 22enne stella di Graffignana è un “Nugget” a tutti gli effetti, ma le valigie, già pronte sul letto del suo appartamento newyorkese di White Plains, non sono ancora state inviate in Colorado, dal momento che Denver potrebbe essere solo una destinazione transitoria in vista di un ulteriore scambio prima della “deadline” fissata per domani alle ore 21 italiane. E sui giornali americani si sprecano le opzioni: c’è chi parla di Los Angeles (ai Clippers) e chi giura che si sposterà di pochi chilometri (ai New Jersey Nets), ma anche chi lo vuole a Toronto compagno di Bargnani.Ma procediamo con ordine. Ieri è stata ufficializzata la “trade” tra i Knicks, i Nuggets e i Minnesota Timberwolves che ha portato nella “Grande Mela”, oltre al pezzo da novanta del mercato Anthony, anche il play Billups, gli esterni Carter, Williams, Balkman e Brewer (quest'ultimo dai T'wolves), a Minneapolis Randolph, Curry e 3 milioni di dollari e a Denver, oltre al “Gallo”, il play Felton, l'esterno Chandler, il centro Mozgov, una prima e due seconde scelte ai prossimi draft e 3 milioni di verdoni. «Mi dispiace un po' - il commento a caldo di “Danny boy” -: lascio una città speciale per tanti motivi, ma questo fa parte del gioco e va bene così, insomma». L’amarezza è tanta, anche se resta la “soddisfazione” di essere stato considerato una pedina imprescindibile nello scambio che ha sancito il tormentatissimo matrimonio tra il newyorkese “Melo” e il team di Mike D'Antoni, già annunciato e smentito in svariate occasioni dalla scorsa estate fino a ieri. Il sacrificio in casa Knicks è però stato davvero notevole: sulla scia delle manovre dei Miami Heats, che hanno assemblato un roster formato da tre stelle (James, Wade e Bosh) e poco più, i bluarancio hanno acconsentito alle richieste dei Nuggets e smembrato la squadra pur di affiancare a Stoudemire un'altra superstar già affermata. Anche la stampa newyorkese, dal “Times” al “Post” al “Daily News”, oltre allo stesso general manager Donnie Walsh (che si è dichiarato estraneo e contrario alla trattativa) si interrogano sulla convenienza dell'affare, che ha portato in Colorado la meglio gioventù dei Knicks per un free agent (“firmato” a 65 milioni per tre anni) che a giugno sarebbe potuto arrivare gratis, ma che probabilmente temeva di trovarsi senza contratto durante il “lockout” (la serrata per il rinnovo del contratto collettivo dei giocatori). Gallinari nel pomeriggio newyorkese di ieri (le 22 da noi in Italia) si è così imbarcato su un volo per Denver, dove nella notte ha assistito alla gara tra i Nuggets e i Memphis Grizzlies. Ma soprattutto si ritrova catapultato in un team in piena corsa per i play off (è settimo nella Western Conference con un record di 32-25, contro il 28-26 dei Knicks), sempre presente nella post season negli ultimi sette anni, ma fermato al primo turno per ben sei volte. «Sono contento che sia finita - è il commento del coach di Denver George Karl -; arriva un gruppo di giovani in grado di giocare un basket entusiasmante». Nonostante le dichiarazioni dello staff delle “Pepite” è lo stesso Danilo a dirci come i giochi non si siano ancora chiusi: «Può ancora succedere di tutto e una delle possibilità sarebbe un approdo ai Clippers», le sue parole. Oltre alla seconda squadra di Los Angeles, anche i New Jersey Nets, i Cleveland Cavaliers e i Toronto Raptors sono pronte a fare carte false pur di assicurarsi il talento lodigiano. Ne sapremo di più, e stavolta in via definitiva, nella serata di domani.Lorenzo Meazza

 


 

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